Intervista al Commissario Generale di Terra Santa, Padre Sergio Galdi d’Aragona.
- Padre Sergio può spiegarci che cos’è la Colletta Pro Terra Sancta?
La “Colletta per la Terra Santa” conosciuta anche come “Colletta pro Locis Sanctis” rappresenta la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi. Per capire realmente cosa sia la Colletta Pro Terra Santca e quanto sia importante per tutti i cristiani del mondo, bisogna però fare un passo indietro, e raccontarvi brevemente quanto nel corso dei secoli passati fino ad oggi, i Papi non solo hanno rinnovato la loro fiducia nei Francescani riconfermandoli nel ruolo di leggittimi custodi dei Luoghi Santi a loro affidati dalla Sede Apostolica nel 1342, ma li hanno anche sostenuti, in ogni aspetto della loro vita, sia sotto un aspetto sociale che politico.
Gli interventi dei Romani Pontefici in favore dei Luoghi Santi e i bisogni dei cristiani che vivono nella terra di Gesù sono numerossimi, la prima Bolla Pontificia è del 1384 di Urbano VI, “Ad ea quae piorum”, mediante la quale si assegnava ai frati minori della Custodia un ausilio di 10 persone per meglio gestire i bisogni, gli infermi e i pellegrini che confluivano al Monte Sion.
A seguire papa Martino V con la Bolla “His quae pro ecclesiasticarum” del 1421, Callisto III con “Et si ex debito” del 1455, Sisto V con la “Nostri Officii” del 1589, il quale stabiliva che durante tre domeniche o feste, gli Ordinari del luogo raccogliessero le offerte per la Terra Santa, e poi ancora papa Urbano VIII nel 1642 con la “Bullarium diplomaticum et privilegiorum”, Innocenzo X nel 1645 con la “Salvatoris et Domini Nostri” , Clemente X e la “Cum sicut” del 1670, Pio VI con la “Inter cetera” del 1778, che ricorda i servizi di ogni sorta che i Francescani svolgono in favore dei bisognosi, Leone XIII, “Salvatoris ac Domini nostri Jesu Christi” del 1887, Pio X, “Ad sublevandas Terrae Sanctae necessitates” del 1913, Benedetto XV “Inclytum Fratrum Minorum conditorem” del 1918. Tra i più recenti Giovanni XXIII con la “Sacra Palestinae Loca” del 1960 e infine la Bolla “Nobis in animo” di Paolo VI del 25 marzo 1974.
Soprattutto quest’ultima Bolla Pontificia diede una spinta decisiva in favore della nostra missione. Papa Palo VI in linea con i suoi predecessori, lodò il lavoro di noi francescani e per far fronte al bisogno crescente di sostenere le attività caritative, sociali e culturali in Terra Santa rinnovò le regole delle precedenti bolle papali e ne dispose delle altre. Anche papa Francesco nel 2007 ha rinnovato la volontà dei suoi predecessori con una lettera rivolta al Custode di Terra Santa in occasione degli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa.
Per tale motivo la Colletta del Venerdì Santo è una delle raccolte di risorse, chiamate Collette Pontificie, insieme all’Obolo di San Pietro e alla Giornata Missionaria Mondiale. Essa viene svolta il Venerdì Santo o nella data che l’ordinario del luogo ritiene più opportuna in favore delle opere e delle necessità della Terra Santa.
- Può dirci esattamente in cosa vengono impiegati i fondi raccolti per la Colletta Pro Terra Santa?
Grazie alla Colletta Pro Terra Santa riusciamo a portare avanti la nostra missione, che consiste innanzitutto nel conservare e tenere vivi i Luoghi Santi, perchè possano essere luogo di pellegrinaggio e Casa di tutti i cristiani del mondo, affinchè siano amati e venerati in quanto Luoghi testimoni dell’Incarnazione e dei Misteri della Redenzione operata per mezzo di Gesù Cristo.
Aiutiamo gli orfani e i bambini in difficoltà che frequentano le 15 scuole della Custodia di Terra Santa in Israele e Palestina, i ragazzi che sono ospiti della casa famiglia “La Casa del Fanciullo” di Gerusalemme, aiutiamo le famiglie in difficoltà restaurando le case e creando allo stesso tempo opportunità di lavoro. Negli ultimi 8 anni inoltre siamo al fianco della popolazione siriana fornendo loro assistenza, supporto e beni di prima necessità in questi difficile tempo di guerra fratricida.
Numerose sono anche le attività nel campo culturale come L’Istituto Magnificat di Gerusalemme, che è una Scuola di musica sorta nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, la scuola di mosaico di Madaba, che vede uniti tanti giovani nell’apprendimento delle tecniche di restauro dei mosaici, molti dei quali scoperti da archeologi francescani nel corso degli ultimi decenni; l’archivio Storico della Custodia di Terra Santa che ha sede nel convento di San Salvatore a Gerusalemme, in cui è possibile consultare documenti che rappresentano degli unica nel mondo. Finanziamo circa 525 borse di studio per studenti universitari locali ed abbiamo ristrutturato circa 630 unità abitative per la popolazione cristiana a Gerusalemme e ricostruito circa 1300 case in Siria, distrutte dalla guerra.
- A causa della Pandemia quest’anno la Colletta non si è svolta, quali sono i problemi e le difficoltà che state affrontando?
Con la Pandemia da Corona Virus, stiamo tutt’ oggi vivendo una grave crisi per sostenere le nostre attività missionarie. Pesanti sono le ricadute sull’assistenza e sull’aiuto che quotidianamente offriamo alle famiglie in difficoltà in Israele, in Palestina e in Siria. Inoltre la chiusura ha bloccato l’importante afflusso di pellegrini e dunque la possibilità per i cristiani locali di lavorare nell’ accoglienza e nell’accompagnamento, una realtà fondamentale per l’economia di questi Luoghi e che sta pian piano riprendendo grazie all’apertura graduale dei Santuari.
- La colletta è stata rinviata al 13 Settembre ci spiega perché è stata scelta questa data?
La Santa Sede ha pensato di trasferire la Colletta del Venerdì Santo, per questo anno, al 13 Settembre, che è la Domenica più vicina alla Solennità dell’Esaltazione della Santa Croce. È sicuramente una data molto importante e ricca di significato, a Gerusalemme come in tutto il mondo, tale festa, infatti, in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega alla Dedicazione della Basilica costruita presso il Golgota e sul S. Sepolcro di Cristo. L’Editto di Costantino e la conseguente costruzione della Basilica del S. Sepolcro, segnano l’inizio del culto ppubblico dei cristiani nel mondo e in Terra Santa, in ricordo del ritrovamento della vera croce di Gesù da parte di sant’Elena, avvenuto, secondo la Tradizione, il 14 Settembre del 327.
La Croce è la misura dell’amore con il quale Dio ci ha amati e testimoniare questo Amore in Terra Santa non sempre è semplice e scontato, tuttavia nessuno può impedire di testimoniare questo Amore di cui la Croce, appunto, ne è la misura