Aiutaci a ristrutturare una casa per una famiglia in difficoltà a Gerusalemme
Aida è vedova, ha due figli a carico. La sua casa: una cucina, un piccolo bagno, un soppalco per dormire, è resa insalubre dall’umidità.
Jamil, la moglie e 4 figli vivono tutti insieme in una casa di piccole dimensioni dove muffe e funghi impregnano molte superfici.
Issa e Nahla sono anziani e vivono con il più giovane dei loro cinque figli, Feras, che non può lavorare perché ha perso una gamba in un incidente. L’appartamento è fatiscente.
Per Aida, Jamil, Nahla e Issa come per altre 400 famiglie a Gerusalemme, la situazione economica è difficile e trovare i soldi per ristrutturare casa è impossibile.
La città vecchia di Gerusalemme, dove vive la comunità cristiana, è una zona sovraffollata, dove in un piccolo appartamento convivono diversi nuclei familiari, spesso hanno una stanza da letto per tutti i componenti della famiglia. Le case sorgono addossate le une alle altre con al centro, cortili, chiamati “hosh”. Le abitazioni, spesso prive di finestre, sono insalubri e insicure, e per lo più mancano dei servizi di base igienico-sanitari.
Dal 2012 attraverso il progetto “Gerusalemme, Pietre della Memoria” la Custodia di Terra Santa persegue l’obiettivo di migliorare le condizioni abitative delle famiglie più disagiate di Gerusalemme, restaurando le case e creando allo stesso tempo opportunità di lavoro per la popolazione locale.