
Il pellegrinaggio al Santuario del Dominus Flevit sul Monte degli Ulivi è la prima peregrinazione del tempo di Quaresima. Ogni anno la Custodia di Terra Santa celebra alle ore 16 locali la Santa Messa.
Qui, secondo la tradizione, Gesù nel suo ingresso trionfale a Gerusalemme, guardò la città dall’alto, pianse e ne predisse la rovina : ” Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte”. Luca 19,41-44
Il Santuario del Dominus Flevit
Il Dominus Flevit è uno dei posti più belli da cui contemplare la Città Santa. Al mattino il sole illumina le antiche mura, al tramonto le pietre della città si tingono d’oro. Il Santuario si trova a metà del Monte degli Ulivi. È uno dei luoghi preferiti dai pellegrini perché da qui si può ammirare tutta la città. La città come la vediamo oggi non è quella dei tempi di Gesù, quando profetizzò la distruzione del Tempio.
L’area attorno al Santuario è ricca di reperti che risalgono alle prime generazioni cristiane.
Gli scavi archeologici della Custodia di Terra Santa
Importanti scavi condotti tra il 1953- e il 1955 da Fr. Bellarmino Bagatti, archeologo dello Studium Biblicum Franciscanum, portarono alla luce i resti di un’antica necropoli risalente all’epoca romana e bizantina: un complesso di tombe con sarcofagi e ossuari. Di questi alcuni hanno evidenti segni cristiani e risalgono alla prima comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme. Incisi o tracciati con carbone, sulle pareti degli ossari compaiono croci, motivi floreali la lettera Tau, monogrammi costantiniani e ben quarantatré iscrizioni in ebraico, aramaico e greco ed ancora nomi ricorrenti nel Nuovo Testamento come Maria, Marta, Filone il Cireneo, Matteo, Giuseppe e Gesù.
La Chiesa del Dominus Flevit
La chiesa è stata costruita nel 1955 per opera dell’architetto italiano Barluzzi. Sorge su un pavimento del V secolo. La cupola del Dominus Flevit crea due delle quattro lunette ogivali a bassorilievo. È di particolare intensità la raffigurazione del Cristo piangente, proprio nella chiesa che, con la forma che richiama una lacrima, è una delle più originali opere di Barluzzi, che è anche conosciuto come “L’ Architetto di Dio”. Nel disegno originale si vede la vetrata, attraverso cui oggi si ha un panorama di Gerusalemme. Sotto l’altare, un mosaico riporta le parole di Gesù: “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandate a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!” (Luca 13,34)
Foto e Testi: Christian Media Center
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