Buon Natale a tutti.
In questo giorno particolare il cuore e la mente di ognuno di noi sono rivolti verso la grotta di Betlemme, quel luogo che è stato testimone di uno dei misteri più grandi e più belli della nostra fede: il mistero dell’incarnazione.
Dio ha voluto che il suo figlio unigenito, Gesù, si facesse uomo, assumesse la nostra condizione umana, assumesse la nostra carne. Dicevano i Padri della Chiesa che vi è stato uno scambio meraviglioso tra il Creatore e la creatura.
Il Creatore ha assunto la nostra fragilità, la nostra debolezza, la nostra umanità perché noi potessimo acquisire la sua divinità.
Purtroppo in questo tempo prima del Natale è difficile raggiungere fisicamente in pellegrinaggio Betlemme, a causa della congiuntura internazionale che stiamo tutti vivendo.
Ovunque vi sia un cuore umile però, aperto verso questo grande dono, che è il dono dell’incarnazione, verso questo dono d’amore che il Signore ci ha fatto, nel cuore di ognuno di noi, può ricrearsi una nuova Betlemme.
Ovunque vi sia del dolore, delle paure, delle angosce, il Bambino Gesù viene a portare la sua speranza.
Così come gli Angeli hanno annunciato ai pastori questo evento meraviglioso che è la nascita del Salvatore, così l’Angelo dell’annuncio vuole bussare al cuore di ognuno di noi per dirci che la nostra vita è cambiata, è rinnovata.
Possiamo rinascere con il Signore Gesù ad una vita nuova.
Con la certezza di questa Verità auguro a tutti un felice Natale.
Fra Sergio Galdi, ofm
Commissario Generale di Terra Santa