Un luogo dove non è mai esistita distinzione religiosa ma un solo obiettivo: curare ogni malato, sia esso ebreo, cattolico, armeno o musulmano.
Era questo l’impegno dei frati francescani della Farmacia del Convento di San Salvatore , nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, attiva dal XIII sec. sino alla Prima Guerra Mondiale.
La storia dell’Ordine Francescano in Terra Santa conserva la memoria dei tanti frati che hanno sacrificato la loro vita per stare accanto alle persone. E’ sempre stato importante infatti per i frati curare le persone in questo paese poiché in passato, durante l’Impero Ottomano e prima ancora durante il periodo Mamelucco, non c’erano medici o erano pochi.
La Farmacia e i suoi tesori
Nella farmacia del Convento di San Salvatore i frati conservavano le medicine provenienti dai paesi europei benefattori della Terra Santa.
Padre Elzear Horn, francescano di Terra Santa vissuto nel XVIII secolo, ne fornisce un elenco molto dettagliato di cui trascriviamo solo una parte: “Per chi vi entra può vedere e ispezionare su tutti i lati i minerali conservati in ceste e casse di legno, frutta, ossa, confezioni, gessi avvolti in una vescicola o carta cerata; sali, vapori, resine, grassi, midolli e unguenti conservati in vasi di vetro; aceto, acqua distillata, vini e sciroppi, e altri succhi ed estratti di distillati (….)”.
La Farmacia oggi
Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm
Direttore Ufficio Beni Culturali Custodia di Terra Santa
Possiamo ammirare questo dipinto del pittore italiano Paolo Gaidano, risalente al 1898. Possiamo vedere i frati prendersi cura delle persone. Oggi quando pensiamo alla pandemia di Coronavirus che ci affligge dobbiamo ricordarci anche di tutte le altre epidemie, come la peste, che si sono diffuse nei secoli anche a Gerusalemme.
La farmacia di San Salvatore ha operato fino al 1915 e al suo interno si trovavano più di 400 contenitori di vari tipi di medicinali, che venivano usati per curare la popolazione locale: cristiani, ebrei e musulmani.
Sono stati molti i malati che da fuori città si recavano in farmacia in cerca di cure.
Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm
Direttore Ufficio Beni Culturali Custodia di Terra Santa
Queste opere d’arte sono molto importanti per il patrimonio mondiale legato alla storia della medicina. Ci sono solo tre farmacie complete nel mondo che risalgono a quest’epoca. Ciò che è importante per noi è testimoniare che i francescani dei secoli passati, così come la Chiesa di Gerusalemme oggi, rimangono un ponte tra le comunità, un ponte tra cristiani, ebrei e musulmani.
Tra gli scaffali della Biblioteca della Custodia di Terra Santa sono conservate le ultime scoperte della medicina dell’epoca.
Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm
Direttore Ufficio Beni Culturali Custodia di Terra Santa
I libri vengono conservati qui sin dal XV secolo. Tra di loro troviamo: una collezione di 1.300 libri di medicina e tra questi due opere antiche. La prima risale al 1626 ed è scritta in spagnolo e al suo interno si possono vedere gli emblemi del Regno di Spagna; mentre la seconda, più antica, risale al 1604 ed è in italiano.
La farmacia del Convento di San Salvatore, che avrà una sezione dedicata all’interno del Terra Sancta Museum, è un pezzo fondamentale della presenza francescana e un punto di riferimento importante per le radici cristiane in Terra Santa.
Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm
Direttore Ufficio Beni Culturali Custodia di Terra Santa
Questa farmacia è stata chiusa nel Novecento perché le persone non venivano più curate con le piante ma con punture ed interventi. È per questo che i francescani cominciarono a collaborare con le Suore di San Giuseppe, aprendo alcuni ospedali a Gerusalemme. Il Terra Sancta Museum metterà in luce il ruolo della Chiesa nel fare del bene a tutti gli uomini.
Fonte: Christian Media Center, Terra Sancta Museum