Se oggi esiste la Custodia di Terra Santa è grazie ad una principessa venuta dalle Isole Baleari.
Il suo nome è Sancia di Maiorca ed insieme al suo sposo il re Roberto d’Angiò acquistò il terreno dove vivevano i frati al Santo Sepolcro e lo donò a loro per sempre.
Sancia di Maiorca
Nata da una nobile famiglia fortemente legata al mondo francescano, sposa a diciotto anni il figlio dell’allora re di Napoli Carlo d’Angiò, Roberto, divenuto vedovo di Violante d’Aragona.
Cinque anni dopo, alla morte di Carlo, sale al trono come regina di uno dei più importanti regni d’Europa e diventa regina di Gerusalemme, titolo di Roberto in quanto discendente di Federico II.
Accanto al marito regnò per oltre 34 anni.
Non ebbe mai figli ma fece da madre ai figli di primo letto di Roberto e alle nipoti.
Affiancò il marito nella politica internazionale e spesso lo aiutò economicamente sovvenzionando le campagne militari con il denaro proveniente dai beni da lei direttamente amministrati.
Durante il regno di Roberto creò una vera e propria corte, affiancando quella del marito.
Roberto d’Angiò e Federico II: i re di Gerusalemme
Roberto ereditò dal padre Carlo il titolo di Re di Gerusalemme in quanto vincitore su Corradino di Svevia.
Federico II si era autoproclamato re di Gerusalemme nella Basilica del Santo Sepolcro nel 1229, dopo aver sposato Maria di Monferrato, figlia di Giovanni di Brienne, discendente dell’ultimo re di Gerusalemme, Badovino.
Roberto e Sancia per la Terra Santa
Vicini al mondo francescano, fondatori di monasteri e conventi dedicati ai francescani e alle clarisse, i reali di Napoli decisero di aiutare l’Ordine dei Frati Minori a custodire di diritto i luoghi santi.
Per farlo, iniziarono le trattative di acquisto del terreno occupato dalle rovine del santuario del Sacro Monte Sion in Gerusalemme con il sultano di Egitto Nasser Mohamed.
Pagarono al sultano 32.000 ducati d’oro e versarono i tributi di accesso per i francescani al Santo Sepolcro.
Ottennero poi anche la Grotta di Betlemme e garantirono ai santuari francescani i fondi per il sostegno delle loro attività.
L’acquisto fu annunciato ufficialmente nove anni dopo nel 1342.
In quell’anno, infatti, Papa Clemente VI sancì l’operato dei Re di Napoli e affidò ufficialmente ai francescani il compito di custodire i luoghi sacri (Bolla “Gratias agimus” del 21 novembre 1342).
Alla morte di Roberto Sancia si ritirò in convento per vivere fino alla fine dei suoi giorni la vita francescana che tanto aveva amato.
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