È la mattina presto di Domenica 13 settembre, quando Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, entra nella Basilica del Santo Sepolcro per celebrare la Santa Messa.
La celebrazione ha un’intenzione speciale: pregare per tutti i benefattori della Terra di Gesù, in questo giorno dedicato alla Colletta Pro Terra Santa, a cui i cristiani di tutto il mondo sono invitati a collaborare.
Accanto al Custode la comunità francescana del Santo Sepolcro.
In questa celebrazione, qui al Santo Sepolcro, nel luogo più santo di tutta la Cristianità, nel luogo dove Gesù ha vinto il peccato e la morte e ci ha donato una speranza certa e invincibile, vogliamo ancora una volta pregare per gli ammalati, per coloro che li assistono, per i tanti poveri che non hanno mezzi per curarsi, ma anche per i pastori e i governati, che si trovano a dover compiere scelte difficili per il bene dei fedeli, delle persone e dei popoli. Vogliamo pregare in modo particolare per i benefattori di Terra Santa, che con la loro generosità ci permettono di continuare la nostra missione in questa che è la terra in cui il Figlio di Dio si è fatto uomo in Gesù di Nazareth e ha dato la vita per amore nostro e per la nostra salvezza.
Davanti alla tomba vuota di Gesù , il Custode ha espresso una preghiera speciale per tutti i benefattori della Terra Santa.
Che il Signore vi ricompensi ricolmando di ogni bene, e soprattutto del dono della riconciliazione e della pace, ciascuno e ciascuna di voi e le vostre famiglie.
Fr. FRANCESCO PATTON,ofm
Custode di Terra Santa
La preghiera è il primo compito che ci è stato affidato , quando siamo diventati Custodi dei luoghi santi, il Papa, già nel 1342, ha chiesto a noi prima di tutto di vivere nei luoghi santi celebrando messe cantata divini uffici. Sappiamo che questo è il sacrificio della Lode, la preghiera che Sale a Dio, è l’intercessione più potente, più efficace che ci possa esser per l’umanità intera e quindi noi sentiamo il dovere della riconoscenza nei confronti di tutti I cristiani di tutto il modo che sono quelli che ci permettono di vivere la nostra missione.
Fr. FRANCESCO PATTON,ofm
Custode di Terra Santa
Quando noi qui al santo sepolcro, sulla Tomba di Gesù facciamo salire il sacrificio della Messa al Signore, ecco, in quel momento quel sacrificio raggiunge anche chi vive nell’Amazzonia, anche chi vive in Australia, anche chi vive a migliaia di chilometri di distanza da noi e non solo ai fedeli presenti in questo momento attorno all’altare.
La Colletta Pro Terra Santa – ha poi continuato Fr. Patton – permetterà alla Custodia, presente in Terra Santa da 8 secoli, di continuare nella sua opera missionaria. Ogni anno, il rendiconto di questa raccolta viene diffuso attraverso i nostri mezzi di comunicazione
Fr. FRANCESCO PATTON,ofm
Custode di Terra Santa
Rendono conto dei lavori che vengono fatti nei vari santuari, rendono conto degli impegno delle nostre parrocchie, impegni pastorali anche caricativi, rendono conto di quello che è anche questa opera meravigliosa che sono le Scuole con questa capacità educativa che garantisce un futuro a decine di migliaia di giovani; rendono conto di quello che è l’impegno che noi viviamo normalmente con i migranti, lavoratori e anche con i rifugiati; rendono conto di quello che noi facciamo anche nei territori più difficili e più provati dalla guerra come ad esempio la Siria oppure, in tempi più recenti, quelli provati da una situazione economica tragica aggravata poi da incidenti di vario genere come quello del Libano
Fr. FRANCESCO PATTON,ofm
Custode di Terra Santa
Finita la pandemia, speriamo che tornino i pellegrini e quindi di poterci occupare non solo del piccolo gregge che vive qui in Terra Santa ma di poterci occupare dei milioni di pellegrini che creano questo collegamento tra la chiesa locale e la chiesa universale e ci fanno sentire parte di un’unica grande famiglia che è la Chiesa.
FONTE:CRM – CUSTODIA DI TERRA SANTA